Le specifiche tecniche dei moderni “super-computer” stanno iniziando a “scontrarsi” con alcuni limiti di base degli attuali sistemi operativi, sia a livello architetturale che di licenza. La più recente CPU Intel, l'”esa-core” Xeon 7400, montato nell’ES7000 modello 7600R che supporta fino a 16 processori, raggiunge ben 96 core e un Terabyte di memoria RAM.
Gli attuali sistemi operativi Windows, Linux compreso, non sono ad oggi in grado di gestire così tanti processori. Gli analisti mettono in guardia: il problema è destinato a divenire urgente. Per questo alcuni programmatori hanno già iniziato a studiare nuovi moduli da implementare nel software del pinguino.
I limiti si verificano su più fronti: la versione “top” di Windows Server 2008 (“Datacenter edition”), ad esempio, supporta soltanto 64 core, ma la limitazione è riferita all’architettura a 64 bit: la versione a 32 bit del sistema operativo arriva fino a 32 core.
C’è poi la questione della licenza. La “Enterprise edition” di Windows Server 2008 restringe il supporto ad otto CPU mentre le versioni “Standard” e “Web” sono limitate a quattro processori.
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