Microsoft svela “Sphere”

News da TweakNess.net:

Nella giornata di ieri, Microsoft ha mostrato ai partecipanti al suo Faculty Research Summit, un prototipo del progetto "Microsoft Sphere", interfaccia sphere-shaped con funzionalità multi-touch, progettata dagli stessi ricercatori che avevano realizzato Surface, aka "PlayTable".
Microsoft Sphere incorpora un sistema interno di proiezione e visione per offrire alle persone uno schermo computer sferico con cui interagire tramite il tocco. Gli utenti possono toccare la superficie con più dita ed entrambe le mani per manipolare foto, giocare, ruotare un globo virtuale o visualizzare video a 360 gradi.

Microsoft ha affermato di non avere attualmente piani di commercializzazione per Sphere come prodotto, che quindi resta per ora un progetto di ricerca. L’idea è quella di valutare le potenzialità della tecnologia e i possibili utilizzi da parte degli utenti. "Si tratta effettivamente di un esplorazione di idee", ha spiegato Hrvoje Benko, il ricercatore di Microsoft che guida il progetto, durante una sneak preview offerta dall’azienda a alcuni impiegati, clienti e partner Lunedì pomeriggio. In rete è disponibile anche un video in cui Benko mostra alcune delle caratteristiche dell’interfaccia (qui).

L’hardware utilizzato da Sphere viene commercializzato e fornito da Global Imagination, ma è stato potenziato (capacità multi-touch) e dotato di software specifico in collaborazione con il team Microsoft R&D. I ricercatori del colosso di Redmond hanno realizzato degli algoritmi avanzati per convertire le immagini originariamente destinate ad uno schermo piatto in modo da farle apparire correttamente su una superficie sferica. È stato inoltre aggiunto un sistema ad infrarossi in grado di percepire quando mani o oggetti vengono posti sulla superficie, in modo da permette l’interazione con il dispositivo. Microsoft è riuscita a sviluppare un sistema in grado di percepire gli oggetti e proiettare sulla sfera attraverso la stessa lente. Questo ha permesso di includere tutte le componenti necessarie all’interno, nella base che regge il globo, eliminando la necessità di sensori o proiettori esterni che avrebbero introdotto altre problematiche (come l’interposizione di mani e corpi nel raggio d’azione).
"Credo che quello che stiamo vedendo è l’emergere di vari tipi di superfici interattive", ha affermato Benko. "Questa è una superficie che potrebbe servire ad uno scopo specifico, ma probabilmente dovrebbe vivere in un ecosistema di altre superfici. Quindi ciò che ci interessa veramente è che tipo di superfici interattive possiamo realizzare, quanto bene le possiamo realizzare e come le persone interagiscono con esse – cioè come sono utilizzate".

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